Separazione con figli senza matrimonio – dividersi da non sposati

Avv. Giovanni Turina – patrimonialista
(denaro, eredità, famiglia, società)
tel. 045/5118311 vittoria@turina.net

Avv. Giovanni Turina, civilista: denaro, eredità, immobili, famiglia e società.
Ricevo a Verona ed online.
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Qui parleremo di:

Se stai vivendo la fine di una convivenza con figli, probabilmente ti senti perso/a.

È normale. La buona notizia? C’è un sistema chiaro che ti aiuta a superare questa fase senza perdere di vista l’obiettivo: il benessere dei tuoi bambini ed una nuova fase della vita.

Stai per vedere sei passaggi chiave per affrontare la separazione da conviventi non sposati.

Ti mostro:

  • come gestire le spese per i figli, ordinarie e straordinarie.
  • come mantenere rapporti sani coi figli e l’altro genitore
  • la soluzione legale più veloce ed economica per chiudere questa fase senza inutili complicazioni.

Andiamo subito al primo passo.

Passo 1: Mantenimento dei Figli

Il mantenimento dei figli è il primo punto da affrontare. La legge è chiara: entrambi i genitori devono contribuire alle spese per i figli, anche se non sono sposati.

Cosa include il mantenimento? Principalmente:

  • Spese ordinarie: cibo, vestiti, scuola.
  • Una parte del costo dell’affitto, se vivete in una casa in locazione.

Quanto si versa? Non c’è una cifra fissa, ma solitamente si parla di almeno 250-300 euro al mese per figlio, soggetti all’adeguamento ISTAT. Di norma, chi non vive stabilmente con i figli paga questa somma all’altro genitore. Questo contributo è fondamentale per garantire continuità e stabilità ai bambini.


Passo 2: Spese Straordinarie

Le spese straordinarie sono quelle che vanno oltre la vita quotidiana.

Parliamo di gite scolastiche, attività sportive o visite mediche specialistiche. Come si gestiscono?

Di solito, si dividono in percentuali concordate, come 50% e 50%.

Un consiglio importante: formalizza tutto con un accordo scritto. In alcune città, come Verona, ci sono protocolli chiari che distinguono le spese straordinarie da quelle ordinarie. Seguire queste linee guida può prevenire litigi futuri.

Ricorda: non pagare le spese per i figli è considerato un reato.


Passo 3: Assegnazione della Casa e Diritto di Visita

I figli, nella maggior parte dei casi, restano a vivere con uno dei due genitori. Ma questo non significa che l’altro genitore perda il contatto con loro. Al contrario, è fondamentale garantire un rapporto stabile e sano.

Ecco come si organizza:

  • Genitore collocatario: di solito, i figli restano con la madre.
  • Diritto di visita: si stabilisce un calendario chiaro per i momenti che l’altro genitore passerà con i figli. Ad esempio, un pomeriggio a settimana e un weekend alternato.

E per la casa?

  • Se c’è un mutuo, si continua a pagarlo come prima.
  • Se la casa è in affitto, i genitori dividono i costi per evitare cambiamenti destabilizzanti ai figli.

Passo 4: Il Ruolo del Genitore Non Collocatario

Il genitore che non vive stabilmente con i figli (spesso il papà) deve affrontare nuove sfide, come trovare una casa propria. Questo ha un impatto anche sull’assegno di mantenimento.

Punto chiave: È essenziale bilanciare il contributo economico con la necessità di mantenere una vita dignitosa. Affrontare realisticamente questo tema è cruciale per evitare tensioni o il bisogno di rivedere gli accordi dopo pochi mesi.


Passo 5: Strada Legale o Accordo?

Qui arriva una delle scelte più importanti. Come formalizzare l’accordo? Ci sono tre opzioni principali:

  1. Negoziazione assistita: È la strada più rapida, economica e snella. Si tratta di un contratto tra i genitori, assistiti dai loro avvocati, che viene approvato dalla Procura della Repubblica. Ha lo stesso valore di una sentenza.
  2. Ricorso congiunto in tribunale: Più lento e costoso, ma adatto se ci sono divergenze che richiedono il supporto del giudice.
  3. Causa legale: È l’opzione più onerosa, sia in termini di tempo che di denaro, oltre a essere la più stressante dal punto di vista emotivo.

Consiglio: Se possibile, punta alla negoziazione assistita. È la soluzione migliore per evitare di trascinarti in lunghe battaglie legali.


Passo 6: Supporto Legale ed Emotivo

Affrontare una separazione non è solo una questione pratica. Le emozioni giocano un ruolo enorme. Ecco perché è importante affidarti a professionisti che possano guidarti:

  • Un mediatore familiare per gestire le tensioni emotive e aiutarti a trovare un equilibrio.
  • Un avvocato esperto per occuparsi di tutti gli aspetti legali, assicurandosi che tu non commetta errori che potrebbero costarti caro in futuro.

Riepilogo: Le 6 Fasi della Separazione

Ecco un riepilogo dei passaggi principali per affrontare la separazione tra conviventi con figli:

  1. Stabilisci le spese ordinarie e straordinarie per i figli.
  2. Prepara un piano per il diritto di visita e l’assegnazione della casa.
  3. Considera realisticamente il ruolo del genitore non collocatario e le sue esigenze economiche.
  4. Punta a una negoziazione assistita per trovare un accordo rapido ed efficace.
  5. Valuta sempre l’impatto emotivo e pratico delle tue decisioni.
  6. Affidati a professionisti per gestire la separazione nel modo migliore.

Separarsi non è facile, ma con un metodo chiaro e il supporto giusto puoi trasformare questa sfida in un nuovo inizio per te e per i tuoi figli. Segui questi passaggi e sarai in grado di affrontare la situazione con serenità e consapevolezza.

Avvocato patrimonialista.
Ricevo a Villafranca di Verona, nello studio secondario di Verona, oppure online tramite videoconferenza (WhatsApp, Skype, telefono, Google Meet, Zoom). Segreteria (Vittoria): 045 511 83 11