Diseredare figli:
come diseredare un figlio o figlia nel 2025

La guida definitiva

Scritto dall’Avv. Giovanni Turina | Aggiornato il 11 gennaio 2025

In Italia un figlio non può essere diseredato.

Ci sono molti modi legali per dare il meno possibile al figlio ingrato, al figlio indegno.

Te lo spiego passo per passo in questo articolo
(o nel video qui sotto)

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Indice

Eredi legittimari

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Come dare il meno possibile

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Domande e risposte

Le più comuni.

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Pratica ed efficace.

Figli come eredi legittimari

Non puoi diseredare i figli, nemmeno il figlio ingrato, ma esistono strategie legali per limitarne l’eredità.

Ti spiego quindi che cosa puoi fare, e cosa non puoi fare.

come diseredare figlia in Italia

1. Perché non posso diseredare i miei figli?

I figli sono eredi legittimari ossia ereditano sempre, senza eccezione. Il codice civile lo dice chiaramente:

Art. 536: “1. Le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti nella successione sono: il coniuge, i figli, gli ascendenti.

2. Ai figli sono equiparati gli adottivi.

3. A favore dei discendenti dei figli , i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli.”

Quindi le persone che ereditano per forza, e che dunque non possono essere diseredate, sono i figli (adottivi e non), il coniuge, gli ascendenti (genitori e nonni), i nipoti se i figli sono morti prima del defunto.

Tizio ha un figlio, Primo, che muore prima di lui: il figlio di Primo, che chiamiamo Primino, è come se fosse il padre (Primo), e non può essere diseredato dal nonno Tizio.

Per questa ragione non puoi diseredare i nipoti, cioè i figli di tuo figlio morto prima di te ()

2. Quanto deve per forza ereditare un figlio?

Il figlio eredita una quota dell’eredità, e questa quota è predeterminata dalla legge.

Pensa all’eredità come una torta: c’è una fetta che deve andare per forza agli eredi legittimari (coniuge, figli, ascendenti), e c’è una fetta che può essere data a chiunque.

La fetta che può essere data a chiunque (cioè anche ad un erede legittimario) è chiamata “quota disponibile”.

In buona sostanza, anche se un genitore fa testamento, in ogni caso i figli ereditano queste quote:

Solo il coniuge: 1/2 al coniuge come quota di legittima e 1/2 come quota disponibile.

Il coniuge ed un figlio: 1/3 al coniuge come quota di legittima, 1/3 al figlio come quota di legittima e 1/3 come quota disponibile.

Il coniuge e due o più figli: 1/4 al coniuge come quota di legittima, 2/4 ai figli come quota di legittima e 1/4 come quota disponibile.

Solo il figlio (senza coniuge): 1/2 al figlio come quota di legittima e 1/2 come quota disponibile.

Solo due o più figli (senza coniuge): 2/3 ai figli come quota di legittima e 1/3 come quota disponibile.

Hai così capito che la fetta che per forza deve andare ad un figlio, oppure ai figli in generale, dipende da diversi fattori.

Hai anche capito che è vero che gli ascendenti (genitori e/o nonni) ereditano per forza, ma questo solo se non ci sono figli. Se Tizio muore con figli, il padre non eredita nulla. Se non ha figli, il padre eredita per forza.

()

Come dare ai figli il meno possibile

Ci sono diversi modi per dare ai propri figli il meno possibile, rispettando la legge.

In questo capitolo te li spiego, uno per uno. E ti mostro come lo Studio legale Turina può assisterti.

Avvocato per diseredare figlio

3. Diseredare un figlio con testamento olografo: la clausola di diseredazione.

Alcune persone scrivono un testamento dove il figlio viene diseredato anche se sanno che questo è impugnabile: lo scopo è prendere tempo, e mettere l’erede pretermesso (così si chiama il figlio diseredato) davanti al rischio di una causa lunga e costosa, senza sapere il patrimonio da cosa è costituito.

In buona sostanza, scrivono un testamento: “Io sottoscritto .. dispongo che nulla sia attribuito al mio figlio primogenito Tizio a titolo di eredità”.

Oppure qualcosa del tipo: “Diseredo mio figlio Caio“.

È una scelta possibile, ma che non mi sento di condividere, visto che certamente il testamento verrà impugnato, è solo una questione di tempo.

4. Diseredare un figlio con testamento olografo: il legato in sostituzione di legittima.

Alcuni scelgono una via più raffinata: il legato in sostituzione di legittima, previsto dall’art. 551 del Codice civile.

In buona sostanza, immagina un genitore con 200.000 euro di patrimonio (tra immobili e denaro), e tre figli. Immagina che questo genitore non voglia lasciare alcunché al figlio, ma sappia che un testamento con una clausola di diseredazione verrebbe immediatamente impugnato, anche solo per dispetto.

Il legato in sostituzione di legittima funziona in pratica così: anziché lasciare la quota minima di legge che spetta al figlio, il genitore gli lascia un determinato bene. Ad esempio, una somma di denaro, oppure un qualche altro bene mobile o immobile.

Lo scopo è questo: se il figlio accetta il legato, cioè quel bene particolare, rinuncerà alla legittima. In pratica, la speranza è che si accontenti di un bene certo ed immediatamente suo anziché ricevere di più, ma in comunione con gli altri fratelli.

Questo è uno strumento utile se si vuole:

  • lasciare il meno possibile ad un figlio
  • evitare che questo figlio erediti qualcosa di importante insieme ai suoi fratelli.

Immaginiamo un imprenditore, che vuole evitare che questo figlio prenda in mano con gli altri figli la propria azienda. Ebbene, questo genitore potrebbe incentivare il figlio, legandogli una somma di denaro, al posto della sua quota ereditaria.

Lo stesso può farsi con riguardo agli immobili: se non vuoi che quel figlio prenda una fetta delle tue abitazioni, allora valuta un legato in sostituzione di legittima.

5. Donazioni in vita.

Alcuni genitori decidono di spogliarsi dei propri beni in vita mediante donazioni.

In pratica, donano in via diretta oppure indiretta qualcosa a qualcuno (altri figli, altre entità tipo associazioni, etc) così da ridurre il più possibile il proprio patrimonio al momento della morte.

Il problema in questo caso è che la donazione ad un figlio è considerata, in pratica, un anticipo dell’eredità.

Il figlio che riceve la donazione dovrà metterla nella sua quota ereditaria, e questa donazione risulterà per certo: o perché c’è un rogito, o perché risulterà dagli estratti conto.

L’unico dato importante è che le banche hanno l’obbligo di tenere gli estratti conto per dieci anni, non di più: una donazione di undici anni fa, in pratica, volendo oggi non la vedrebbe nessuno.

6. Assicurazioni sulla vita.

Altre persone liquidano polizze vita o intestano polizze vita alle persone che vogliono beneficiare.

Occorre ricordare però che la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha stabilito che i premi assicurativi pagati alle assicurazioni, nelle polizze, sono da considerarsi come una donazione indiretta.

Te lo spiego con un esempio.

Tizio fa una polizza con beneficiario il figlio Caio per € 100.000 così che da lì a 20 anni chi è ancora vivo (Tizio o Caio) prenda € 120.000 garantiti. I 100.000 euro che Tizio dà alla banca per l’assicurazione sono considerati una donazione indiretta in favore del beneficiario ultimo: nel nostro caso, Caio.

Anche in questo caso, è una possibilità ma abbastanza limitata.

Come sopra, però, in concreto l’erede pretermesso deve avere notizia di questo passaggio di denaro: se sono passati più di dieci anni, le possibilità sono ridotte.

7. Contratti di mutuo con i figli.

Immagina: il papà consegna 50.000,00 euro al figlio con l’obbligo di restituzione entro una certa data.

Passano dieci anni da questa data, ed il papà non richiede il denaro.

Il debito si è estinto, i soldi sono passati, e nessuno può pretendere nulla.

Questa è una strada difficile da percorrere, perché un contratto di questo tipo deve avere delle clausole specifiche e deve essere attuato nei modi corretti.

Il rischio di avere un contratto nullo, o annullabile, o comunque impugnabile dall’erede pretermesso (la figlia che non si vuole fare ereditare) è alta. Affidati ad un avvocato.

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Domande e risposte

Rispondo alle domande e risposte più comuni, frutto della mia esperienza di dieci anni nell’ambito dell’eredità e della tutela del patrimonio.

Non sostituisce una consulenza con me, ma sono informazioni utili per iniziare ad informarsi.

D: Non voglio lasciare l’eredità a mio figlio: cosa fare?

Fai un testamento, oppure una donazione agli altri figli. Oppure fai un’assicurazione sulla vita, oppure costituisci un trust con l’assistenza di avvocato e notaio di fiducia.

Oppure spendi tutti i soldi.

D: Si può escludere un figlio dal testamento?

No, non si può escludere un figlio dal testamento. I figli sono eredi legittimari, quindi ereditano per legge. Una clausola di diseredazione è impugnabile.

D: Diseredare un figlio adottiv è possibile?

Un figlio adottivo è un figlio come gli altri, quindi non può essere diseredato.

D: A quanto ammonta la legittima per un figlio?

Se chi muore ha un figlio ed un coniuge, la legittima del figlio è 1/3 del totale.

Se chi muore ha due o più figli ed un coniuge, la legittima dei figli è 1/2 del totale, divisa in quote pari tra loro.

Se chi muore ha solo un figlio, senza coniuge, la legittima del figlio è 1/2 del totale.

Se chi muore ha due o più figli, senza coniuge, la legittima dei figli è 2/3 del totale, divisa in quote pari tra loro.

D: figlio indegno: cosa dice la legge, il codice civile?

Un figlio può essere dichiarato indegno di ereditare se ha compiuto gravi azioni come tentare di uccidere il genitore, calunnia grave, falsificazione o soppressione del testamento​.

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