Diseredare figli:
come diseredare un figlio o figlia nel 2025
La guida definitiva
Scritta dall’Avv. Giovanni Turina | Aggiornata il 26 agosto 2025
>> A chi serve questa guida (e cosa ottieni in 6 minuti)? <<
Per chi: genitori/proprietari residenti in Italia.
Cosa ottieni: sai quanto devi per legge a coniuge/figli/ascendenti e 3 strategie per minimizzare ciò che va ai figli nel rispetto della legge (con esempi numerici).
Avvertenza: sono indicazioni generali; serve analisi caso per caso.
Di tutto questo te ne parlo in questo articolo, tratto dal mio libro “Donare ai figli” che trovi qui (clicca qui).
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1) Chi eredita “per forza”: gli eredi legittimari (art. 536 c.c.).
I legittimari sono: coniuge, figli (anche adottivi) e, in assenza di figli, gli ascendenti (= genitori e/o nonni).
Non puoi diseredare un legittimario, o meglio: se fai un testamento dove lasci zero a tua moglie, lei può impugnare il testamento, e prendersi la sua quota.
Tra gli eredi legittimari ci sono anche i discendenti dei figli, quando questi non vogliono (rinunciano all’eredità) o non possono ereditare (in caso siano purtroppo già deceduti).
Quindi se un figlio muore prima del padre, nell’eredità di quest’ultimo subentra il suo discendente per rappresentazione (art. 468 c.c.), cioè il nipote.
Esempio rapido: Tizio ha un figlio, Primo, che muore prima del padre Tizio. Alla morte di Tizio, il figlio di Primo (Primino) prende il posto del padre: Primino non puoi diseredarlo, anche se è tuo nipote. Primino deve ereditare per forza la quota del papà, purtroppo deceduto.
2) Quanto deve per forza ereditare un figlio?
Pensa all’eredità come una torta: c’è una fetta che deve andare per forza agli eredi legittimari (coniuge, figli, ascendenti) ed è chiamata “quota necessaria”, o “quota di legittima”, e c’è una fetta che può essere data a chiunque (“quota disponibile”).
In buona sostanza, anche se un genitore fa testamento, in ogni caso i figli ereditano queste quote:
- Solo il coniuge: 1/2 al coniuge come quota di legittima e 1/2 come quota disponibile.
- Il coniuge ed un figlio: 1/3 al coniuge come quota di legittima, 1/3 al figlio come quota di legittima e 1/3 come quota disponibile.
- Il coniuge e due o più figli: 1/4 al coniuge come quota di legittima, 2/4 ai figli come quota di legittima e 1/4 come quota disponibile.
- Solo il figlio (senza coniuge): 1/2 al figlio come quota di legittima e 1/2 come quota disponibile.
- Solo due o più figli (senza coniuge): 2/3 ai figli come quota di legittima e 1/3 come quota disponibile.
Come dare ai figli il meno possibile
Ci sono diversi modi per dare ai propri figli il meno possibile, rispettando la legge. In questo capitolo te li spiego, uno per uno. E ti mostro come lo Studio legale Turina può assisterti.

3.1 Legato in sostituzione di legittima (art. 551 c.c.)
Idea: invece della quota di legittima, lasci a tuo figlio un bene specifico (denaro, immobile, bene mobile).
Se accetta, rinuncia alla legittima. Se rifiuta, può chiedere la sua legittima.
Quando è utile:
Vuoi evitare comunioni tra fratelli (azienda, immobile di famiglia).
Vuoi offrire un valore certo e immediato (liquidità) in cambio della rinuncia.
Esempio numerico
Patrimonio 200.000 €, 3 figli, senza coniuge → legittima complessiva figli 2/3 = 133.333 € (≈ 44.444 € a testa).
Proposta a Caio: legato di 25.000 € liquidi “subito”. Se accetta, rinuncia alla legittima (non entra in comunione sui beni residui).
Pro/Contro
Può chiudere conflitti e semplificare la divisione.
– Va costruito bene (valutazioni, tempi, clausole). Rischi di contenzioso se il valore è sproporzionato.
3.2 Donazioni.
Idea: distribuire in vita parte del patrimonio (donazioni dirette/indirette).
Attenzione: molte donazioni rientrano nel calcolo delle quote (collazione/azione di riduzione). Serve traccia e strategia (tempi, oggetto, beneficiari, documenti).
Esempio numerico
Patrimonio 400.000 €. Doni oggi 60.000 € a tuo figlio Sempronio.
Alla tua morte, gli altri figli possono chiedere di tenerne conto per rispettare la legittima.
Cautele: causale chiara, tracciabilità bancaria, valutazioni per evitare lesioni.
Pro/Contro
Anticipa assetti e chiarisce aspettative.
– Senza pianificazione, riemerge tutto in causa.
3.3 Assicurazioni sulla vita
Idea: designare beneficiari in polizze vita.
Nota: in giurisprudenza, i premi versati (= i soldi che paghi all’assicurazione) possono essere letti come donazioni indirette in favore del beneficiario della polizza → in certe situazioni possono rientrare nelle verifiche di legittima. Non è quindi un “trucco” per aggirare la legge.
Esempio numerico
Versi premi per 100.000 € a favore di Caio. Se la polizza liquida 120.000 €, in sede successoria possono essere valutati i premi (€ 100.000,00) come trasferimenti indiretti a Caio.
Cautele: documentazione completa; coordinare polizze, testamento e (eventuali) donazioni.
Pro/Contro
Liquidità pronta per un beneficiario specifico.
– Rilevanza in sede di legittima; va armonizzata con il resto del piano.
4) Strade rischiose (da evitare):
Clausola “diseredo mio figlio” nel testamento olografo: impugnabile (praticamente certo).
“Mutui” fittizi ai figli (quando presti soldi a tuo figlio senza un contratto scritto): impugnabili.
Donazioni in nero o senza tracciabilità: fonte di azioni di riduzione e collazione.
>> Cosa devi ricordarti (in 20 secondi) <<
Figli = legittimari: non li escludi, pianifichi di dargli una quota minima.
La quota disponibile è la tua leva principale.
Legato in sostituzione = scambio certo (bene specifico) ↔ rinuncia alla legittima.
Donazioni/polizze: utili, ma con cautele (traccia, valori, tempi).
In dubbio? Esistono azione di riduzione e collazione: se sbagli, rientra tutto.
Domande e risposte
Rispondo alle domande e risposte più comuni, frutto della mia esperienza di dieci anni nell’ambito dell’eredità e della tutela del patrimonio.

Posso escludere un figlio dal testamento?
No. È legittimario. Una clausola di diseredazione è impugnabile.
Quanto spetta per forza a un figlio?
Dipende dal nucleo (vedi tabella). Esempio: un figlio, senza coniuge → 1/2; due o più figli, senza coniuge → 2/3 complessivi.
Cos’è il legato in sostituzione di legittima (art. 551 c.c.)?
È un bene specifico lasciato al figlio in cambio della rinuncia alla sua legittima (se accetta).
Le donazioni fatte in vita si conteggiano?
Spesso sì (collazione/riduzione). Per questo servono traccia e pianificazione.
Le polizze vita “sfuggono” alla legittima?
No: i premi possono essere letti come donazioni indirette e rilevare in sede successoria.
Quando un figlio è “indegno”?
In casi gravissimi (es. tentato omicidio del genitore, gravi reati sul testamento, ecc.). È tema eccezionale, non una via per escludere “a piacere”.
7) Fonti & note operative studiate per questo articolo
Codice civile: art. 536 ss. (legittimari/quote), 551 (legato in sostituzione), 468 (rappresentazione), norme su collazione/riduzione; disciplina polizze vita.
Consiglio pratico: integra testamento, donazioni e polizze in un unico piano coerente, con documenti e valori aggiornati.
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Ecco la presentazione dello studio legale.
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